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27 Aprile 2024 Elimina data

27 Maggio 2024 Elimina data

Come coltivare la canapa, pianta del futuro

La canapa è la pianta del futuro nonostante abbia un passato di tutto rispetto. Sono millenni infatti che l’uomo ne conosce le qualità e la coltiva. Se sei qui lo hai capito anche tu, ma magari hai qualche dubbio e soprattutto non hai idea di come poter sfruttare questa risorsa preziosa. Continua a leggere e capirai come fare.

La canapa è una pianta versatile, dagli innumerevoli usi e proprietà e negli ultimi anni per fortuna ha avuto un rilancio della produzione.

4 buoni motivi per cui dovresti coltivare la canapa

Eccoci al primo interrogativo: conviene puntare sulla coltivazione della canapa? La mia risposta è sì e ti dirò perché:

  1. Dalla canapa si ricavano prodotti di ogni tipo. L’alimentazione, l’abbigliamento e la cosmesi sono i settori da tenere presente per scegliere cosa ricavare dalla canapa e cosa commercializzare.
  2. La canapa è una risorsa naturale i cui prodotti sono 100% vegetali e rinnovabili. I consumatori sono sempre più attenti al tema della salute e del biologico. Questo significa che il mercato è in crescita e che coltivando canapa avrai miglioramenti a livello d’immagine.
  3. La canapa cresce in fretta e rigogliosa anche in terreni più difficili. La coltivazione quindi è relativamente facile.
  4. La canapa è una panacea dalle proprietà eccezionali. L’olio di canapa ad esempio contiene i due acidi grassi essenziali per l’alimentazione: omega 3 e omega 6. È lenitivo, riequilibrante e ha proprietà antinfiammatorie.

I motivi che ho elencato ti possono far capire perché un tempo la canapa veniva definita la “miniera d’oro verde”. Henry Ford credeva nella canapa a tal punto da produrre, nel 1937, un prototipo di macchina, la Hemp Body Car, con un materiale plastico ottenuto dalla canapa e alimentata con un alcool derivato sempre dalla canapa. Questa plastica era più leggera e più resistente delle normali carrozzerie costruite in metallo e per dimostrarlo Henry Ford fece un filmato mentre prendeva letteralmente a mazzate il retro dell’automobile, mostrando come questa non avesse poi nemmeno un’ammaccatura. Sempre Ford sul tema della canapa dichiarava:

Perché consumare foreste che hanno impiegato secoli per crescere e miniere che hanno avuto bisogno di intere ere geologiche per stabilirsi, se possiamo ottenere l’equivalente delle foreste e dei prodotti minerari dall’annuale crescita dei campi di canapa?

Non aveva torto Ford, ma poi qualcosa non andò come previsto. Vediamo perché.

Perché la coltivazione è stata proibita? Un po’ di storia

Sapevi che negli anni ’50 l’Italia era il primo produttore europeo di canapa con 100.000 ettari di campi coltivati?

Alla fine della seconda guerra mondiale la produzione fu messa fuori legge: erano i tempi del proibizionismo americano e la coltivazione della canapa diventò illegale anche in Italia, proprio sulla “spinta” degli USA. La scusa ufficiale era il rischio che la gente la usasse come droga, ma sotto c’erano gli interessi delle grandi aziende petrolchimiche, contrarie all’uso della canapa come combustibile e interessate al fatto che il mercato delle fibre sintetiche si affermasse.

La canapa rinasce: perché?

Per fortuna negli ultimi anni sono state riscoperte le proprietà della Cannabis Sativa e si è registrato un incremento degli ettari coltivati a canapa utile in tutta Europa e anche in Italia. Come è stato possibile? Vediamo i motivi:

  1. Nuove norme europee specifiche e chiare. La legislazione europea è riuscita a scindere le leggi sulle coltivazioni di canapa industriale da quelle rivolte alla produzione di sostanze psicotrope illegali. In questo modo si tutela il coltivatore di canapa utile e si mettono le basi per futuri incentivi comunitari e nazionali alla coltivazione di canapa.
  2. Legge italiana del gennaio 2017 a sostegno della coltivazione della canapa. Una legge attesa che promuove le varietà di canapa iscritte nel Catalogo comune delle varietà di piante agricole, secondo le direttive della CE.
  3. I consorzi e le associazioni a tutela della canapicoltura. Il loro ruolo è fondamentale, perché lavorano attivamente per sopperire alla mancanza d’impianti di trasformazione e per sviluppare una filiera della canapa da fibra remunerativa.
  4. Richiesta crescente di prodotti derivati dalla canapa. Sia nel settore alimentare che in quello tessile la crescente richiesta ha permesso uno sviluppo dei prodotti a base di semi di canapa e derivati, aprendo la possibilità di commercio anche alle piccole imprese. Pensa ad esempio a quanto è cresciuta negli ultimi anni la produzione per l’alimentazione dei vegani e dei celiaci.

Aiuto, da dove iniziare a coltivare la canapa?

Ora però ti starai chiedendo: “Da devo parto?”. Non preoccuparti, ecco esattamente come devi muoverti:

  1. Decidere cosa coltivare e a che scopo è la prima cosa da fare. In sostanza devi capire se vuoi coltivare canapa da seme o avviare una coltivazione di canapa da fibra e associarti a un impianto di prima trasformazione che si occupi della lavorazione degli steli. In base a questa decisione, infatti, variano le tecniche colturali e di raccolta, le attrezzature, i soggetti commerciali con cui collaborare e la segmentazione della potenziale clientela.
  2. Sperimentare è la parola d’ordine. Cominciare a coltivare in terreni di piccole dimensioni seminando diverse varietà di solito è la scelta migliore. La sperimentazione concreta è essenziale per imparare a coltivare bene e capire quali semi preferire.
  3. Affidarsi a contoterzisti. La coltivazione della canapa richiede trattori e altri macchinari per la preparazione del terreno che potresti non possedere se non hai già un’azienda agricola. Affidarsi a contoterzisti per molte operazioni può essere una buona soluzione.

Caratteristiche e utilizzi della canapa: come guadagnare?

Veniamo alla parte più interessante. Vuoi sapere come si può guadagnare dalla coltivazione della canapa industriale? Bene, prima però vediamo cosa si intende con canapa utile e cosa ci dice la normativa italiana in merito.

Cos’è la canapa utile e cosa dice la normativa italiana?

La coltivazione della canapa industriale di cui ho parlato fino a questo momento si riferisce alla pianta di Cannabis Sativa, o canapa utile.

Secondo la normativa italiana il tipo di canapa che può essere coltivata deve appartenere a una tipologia compresa nell’elenco europeo delle varietà che presentano un tenore di THC inferiore allo 0,2%. La differenza principale tra le varietà consiste infatti nei quantitativi del principio attivo delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), che è il responsabile dell’effetto stupefacente.

Dal 2017, grazie alle politiche a sostegno della coltivazione della canapa è prevista la non responsabilità degli agricoltori che hanno rispettato le prescrizioni di legge nel caso in cui dai controlli dovesse emergere una percentuale di principio attivo maggiore dello 0,2%.

È obbligatorio conservare i cartellini e le fatture di acquisto dei semi per almeno un anno.

Utilizzi della canapa

Coltivare la canapa utile ha principalmente due scopi: quello tessile con la canapa da fibra e quello alimentare con la canapa da seme.

Se sceglierai la coltivazione di canapa da seme, dovrai considerare che dai semi si possono ottenere olio e farine. Quello che potrai offrire è quindi una grande varietà di alimenti: dall’olio di canapa ai prodotti da forno. Un’altra possibilità è vendere ai consumatori finali e ai trasformatori i semi derivanti dalla coltivazione, semplicemente essiccati e confezionati.

Se sceglierai di coltivare la canapa da fibra, sarà necessario trasformare gli steli in fibra e per farlo dovrai rivolgerti a un impianto di prima trasformazione oppure associarti uno dei consorzi presenti sul territorio.

 

Canapa da seme

La canapa che veniva coltivata in Italia 80 anni fa era principalmente quella da fibra. Oggi anche la destinazione alimentare e cosmetica di questa pianta sta conoscendo un successo crescente. La coltivazione da seme, infatti, in certi contesti, si è rivelata anche più vantaggiosa di quella da fibra, soprattutto per le aziende agricole medio-piccole che potrebbero avere difficoltà ad inserirsi nella filiera della trasformazione della fibra per gli alti costi di trasporto e la mancanza di impianti di trasformazione su tutto il territorio nazionale.

I prodotti alimentari derivati dai semi non hanno bisogno di passare da un trasformatore autorizzato e possono essere trattati come gli altri prodotti agricoli; possono quindi essere trasformati dall’agricoltore, in un laboratorio attrezzato, o da imprese di trasformazione o attività artigianali terze.

Lo stesso discorso si può fare per la destinazione della canapa ad uso cosmetico.

Molte aziende, oltre alla coltivazione della Cannabis Sativa, hanno scelto di realizzare in autonomia le lavorazioni alimentari più semplici, come l’essiccazione e la decorticazione dei semi. Si affidano invece a laboratori esterni per le trasformazioni più complesse, come ad esempio la spremitura dell’olio e la realizzazione di prodotti alimentari e cosmetici.

Ecco nello specifico cosa puoi ricavare dai semi di canapa.

Prodotti alimentari: è dai semi che puoi realizzare la maggior parte di prodotti alimentari derivati dalla canapa. Hanno un sapore simile a quello della nocciola ed è proprio da questi che potrai estrarre l’olio alimentare e realizzare anche la margarina. Molto apprezzata sul mercato anche la farina di semi di canapa.

La canapa è usata anche come alimento per gli animali d’allevamento: galline, cavalli, mucche e uccelli.

Vediamo nello specifico quali prodotti puoi realizzare:

  • Olio alimentare
  • Farina
  • Prodotti da forno dolci e salati
  • Margarina
  • Salse e pesti
  • Tofu
  • Tè e infusi
  • Caffè
  • Birra
  • Integratori alimentari
  • Mangimi per animali

Prodotti cosmetici:

Le proprietà nutritive che fanno della canapa un super-alimento sono le stesse da cui dipende il suo impiego nel settore della cosmesi. La sua forza rigenerante e il suo potere decongestionante e rilassante, uniti al suo delicato aroma, rendono la canapa ideale per la realizzazione di prodotti per la cosmesi e l’igiene personale. Sono infatti naturali e biologici, adatti ad ogni tipo di pelle. Ecco i i prodotti cosmetici a che puoi produrre:

  • Olio essenziale
  • Crema viso e corpo
  • Crema mani e piedi
  • Profumi

Prodotti per l’igiene personale: A partire dall’olio essenziale di canapa puoi realizzare shampoo, balsamo, bagnoschiuma, sapone, deodorante, dentifrici ecc.

Canapa da fibra

Ti interessa la coltivazione della canapa da fibra? Le possibilità per un produttore medio-piccolo sono due:

  1. Come azienda agricola puoi associarti ad un consorzio di produttori e dividere con altri agricoltori il costo di trasporto della materia prima all’impianto di trasformazione.
  2. Puoi stipulare un contratto di vendita con un primo trasformatore autorizzato e trovare un accordo vantaggioso sul trasporto della materia prima.

Il mercato della fibra di canapa è destinato a crescere e potrà offrire grandi opportunità di sviluppo per il futuro, soprattutto per i tanti utilizzi che questa pianta offre.

Le fibre di canapa, il canapulo e i bricchetti sono usati nell’industria tessile e nella bioedilizia. La fibra lunga è impiegata nella produzione di stoffe e tessuti; con quella corta, la cosiddetta lana di canapa, si possono realizzare pannelli isolanti leggeri e resistenti.

Con una fibra selezionata di media densità e lunghezza si produce ottima carta. Con il canapulo, la parte di stelo che riveste la fibra, più rigido e grezzo, si possono realizzare eco-combustibili e, insieme alla calce e all’acqua, si fabbricano intonaci e calcestruzzi.

Un aiuto concreto per iniziare: il kit

Se quello che hai letto fino ad ora ti ha convinto ad iniziare questa splendida attività, ma hai paura di commettere gli errori del principiante un aiuto concreto è il KIT Start UP Come avviare una coltivazione di Canapa. Te lo consiglio perché è il modo infallibile per diventare un professionista in questo settore, senza che niente sia lasciato al caso.