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27 Aprile 2024 Elimina data

27 Maggio 2024 Elimina data

Come avviare una coltivazione di lavanda

Quando si pensa alla lavanda, vengono in mente distese inebrianti dalle tinte bluastre e viola come quelli della Provenza, che in estate dipingono paesaggi davvero spettacolari. Oltre ad essere una pianta aromatica così gradevole nell’aspetto e un’officinale dalle note proprietà benefiche, la coltivazione della lavanda potrebbe essere l’idea che stavate cercando per il vostro business.

La coltivazione della lavanda è tornata in auge nell’ultimo decennio, spinta dal ritrovato interesse dei consumatori verso un concetto di benessere e bellezza all’insegna della naturalità degli ingredienti. È per questa ragione che coltivare lavanda, oggi, potrebbe aprire le porte ad un mercato interessante e di ampia prospettiva.

I campi e i settori in cui i suoi preziosi estratti naturali trovano applicazione sono tantissimi: dalla cosmesi, all’alimentazione, passando per l’aromaterapia, la floricoltura, la fitoterapia fino ad arrivare al mondo dei detergenti per la casa arricchiti con le profumazioni ottenute dagli estratti secchi della lavanda. Come avrete notato dando uno sguardo nei negozi, insomma, un numero sempre crescente di prodotti di largo uso contiene olio essenziale di lavanda o altri componenti derivati da questa pianta.

La coltivazione della lavanda, inoltre, si adatta perfettamente alle condizioni climatiche del nostro Paese. Campi di lavanda selvatica fioriscono spontaneamente su Alpi e Appennini, a diverse latitudini e in svariate regioni, ognuna con le proprie caratteristiche micro-climatiche. E se si ha la passione per il giardinaggio o per l’agricoltura, avviare una coltivazione di lavanda potrebbe essere l’idea perfetta, quella che stavate cercando da tempo per dar vita al vostro business. Ma quali sono gli elementi da valutare prima di mettersi all’opera e cominciare a “sporcarsi” le mani?

L’abc della coltivazione di lavanda

Anche se il vostro pollice non è esattamente ‘green’, nulla vi impedisce di dar vita ad una coltivazione di lavanda. Di certo, chi parte da zero è bene acquisisca le nozioni fondamentali dell’agricoltura, con particolare attenzione alle tecniche utilizzabili per coltivare piante ed erbe officinali come la lavanda. Ci sono corsi professionali dedicati proprio a questo settore, la maggior parte dei quali consente di ottenere la Qualifica IAP, cioè Imprenditore Agricolo Professionale. Tuttavia, per i primi tempi, potreste anche avvalervi della collaborazione di coltivatori o agronomi esperti e specializzati qualora ne aveste la possibilità.

Coltivare lavanda potrebbe essere un modo per diversificare e integrare con nuove fonti di reddito un’azienda agricola già avviata. O più semplicemente potrebbe interessare a chi inizialmente desidera sperimentarne la coltivazione a livello amatoriale per ‘testare’ le proprie abilità.

Il consiglio è sempre quello di partire da un’analisi accurata del contesto anche per stabilire un contatto con consorzi, associazioni, aziende e negozi del territorio che potrebbero essere interessati a comprare la vostra lavanda. E naturalmente, procedere rigorosamente per gradi: non è necessario avviare una produzione su larga scala sin da principio. Basta un piccolo appezzamento di terreno e qualche decina di piante per consentirvi di testare il mercato e la produttività del campo.

Ricordate, inoltre, che per la trasformazione della materia prima a scopo officinale, occorrono certificazioni e requisiti obbligatori per legge, quindi sarà indispensabile un giro informativo presso gli uffici competenti di zona.

Coltivazione della lavanda: cosa come e dove

Coltivare la lavanda per trarne un reddito può significare sostanzialmente tre cose:

  • Coltivare e vendere la sola materia prima
  • Coltivare e distillare la materia prima
  • Trasformare in laboratorio la materia prima coltivata nel proprio lavandeto

Se vi state chiedendo cosa si può ricavare da ognuna di queste attività, la risposta è contenuta nel lungo elenco di prodotti – più o meno lavorati – che si possono ottenere da una coltivazione ben avviata di lavanda. Ecco qualche esempio:

  • Prodotti da coltivazione (semi, piante da vaso, composizioni floreali, talee, cesti e confezioni regalo, mazzi di fiori freschi ed essiccati, ecc).
  • Cosmetici (creme, stick labbra, gel, oli per massaggi, ecc).
  • Prodotti a base di lavanda (integratori alimentari, saponi, candele e profumatori, prodotti per la pulizia, ecc).
  • Oli essenziali
  • Prodotti alimentari (sciroppi, tisane, birre, infusi, mieli, confetture, ecc).

Coltivazione e vendita

E’ il format perfetto per l’agricoltore che ha già un’attività avviata dedita alla coltivazione di altre piante aromatiche o alberi da frutto. In questo caso la lavanda integra e diversifica la produzione con sforzi iniziali minimi e un buon potenziale economico.

Coltivazione e distillazione

Distillare la lavanda significa sottoporre i fiori ad una specifica tecnica di lavorazione che consente di ricavare il prezioso olio essenziale. Ciò implica l’allestimento di un laboratorio, certamente di piccole dimensioni, oltre che un campo per la coltivazione della pianta. E ovviamente bisogna avere i requisiti del caso previsti dalla normativa vigente. Sicuramente l’investimento necessario in partenza sarà più consistente, ma produrre in autonomia questo ricercatissimo prodotto apre le porte ad importanti sbocchi di mercato.

Coltivazione e trasformazione in laboratorio

Un’attività innovativa e completa basata sulla coltivazione della lavanda è quella che prevede la trasformazione della materia prima in prodotti di tipo alimentare, cosmetico, erboristico, fitoterapico. Un investimento più adatto ad imprese solide e strutturate, che implica costi maggiori e tanta manodopera, ma con una prospettiva di mercato davvero redditizia, vasta ed eterogenea.

La scelta di intraprendere un’attività agricola dedicata alla coltivazione della lavanda presenta, indubbiamente, interessanti potenzialità. E’ evidente che i maggiori punti di forza di questo business siano l’adattabilità, la versatilità e la flessibilità dei vari format di coltivazione di una pianta che ha tutte le carte in regola per essere sempre più protagonista del mercato.

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