Lasciare un posto sicuro in banca e investire insieme ad un socio poche decine di milioni (… di lire), per avviare una attività di successo? Sembra una storia d’altri tempi ma in realtà è ancora molto attuale.
E’ la storia di Sergio Torelli che dal 1993 è tutt’ora alla guida di Privatassistenza, un gruppo con oltre 170 centri in Franchising e un fatturato aggregato di oltre 40 milioni (… di euro), solo per i servizi ai privati cittadini a cui vanno aggiunti gli appalti e accreditamenti in partnership con gli enti pubblici del valore di ulteriori 10 milioni di euro.
La storia di Torelli e la creazione di un’impresa di successo è ancora attuale in quanto è tutt’oggi possibile avviare con un investimento contenuto un centro a marchio Privatassistenza e operare con successo fin da subito in un settore in costante crescita come quello dell’assistenza domiciliare agli anziani.
Oltre all’esperienza, la formazione, il know how e a tutti gli strumenti operativi messi a dispostone dei neo imprenditori, gli importanti investimenti tecnologici e di marketing effettuati negli ultimi anni dalla casa madre, permettono una crescita rapida nel settore e la possibilità di avviare un’impresa di successo velocemente, anche in un periodo di crisi come quello attuale.
In un paese “vecchio”, che continua ad invecchiare rapidamente, puntare sull’assistenza agli anziani oltre a essere un business di successo, dovrebbe essere una priorità dello Stato. Sia come stimolo all’imprenditoria privata che tramite azioni dirette. Le imprese di assistenza: creano occupazione, producono fatturati, combattono l’evasione, creano benessere e salute per le persone, migliorano la vita lavorativa e famigliare, aiutano la società riducendo costi sociali, liberano risorse preziose della sanità pubblica riducendo gli enormi costi enormi dell’assistenza pubblica.
Il settore dell’home care riscuote successo a livello internazionale, soprattutto negli Strati Uniti dove il business dell’home care è in piena espansione. Un recente articolo di FORBES presenta il franchising dell’assistenza domiciliare come il miglior business in cui investire con un investimento ridotto: “Best Franchises To Own: Why Home Healthcare Is Hot”.
Negli usa il business è in costante crescita, agli inizi del 2000 le società di franchising erano 13 oggi sono oltre 50 nonostante l’America sia al 42° posto come aspettativa di vita, mentre l’Italia è terza dopo il Principato di Monaco e il Giappone.
Attualmente i centri Privatassistenza sono oltre 170 sul territorio nazionale, nel 2010 erano 80. Negli ultimi 5 anni sono raddoppiati ma la possibilità di espansione è ancora elevata e le città italiane dove poter aprire sono diverse.
Ogni centro Privatassistenza occupa annualmente dai 30 ai 100 operatori e assiste centinaia di famiglie. Nel 2015 le famiglie assistite sono state oltre 40.000. Un numero molto elevato, ma rapportato ai milioni di anziani che necessitano assistenza sono ancora poche e i margini di intervento sono ampi.
Quello dell’assistenza è un settore che in questo contesto non conosce la crisi e nei prossimi anni sarà sicuramente una delle principali opportunità imprenditoriali in Italia e nel mondo.
Attualmente la rete Privatassistenza è presente giornalmente con oltre 8.000 fra operatorio socio-sanitari (oss), infermieri, fisioterapisti, logopedisti, podologi, psicologi e medici distribuiti sul territorio nazionale, figure professionali gestite dai centri indipendenti sviluppati in franchising con il marchio Privatassistenza.
Ogni centro Privatassistenza a regime riesce a sviluppare un volume di affari che si attesta dai 350 ai 500.000 euro annui.
Al giorno d’oggi scegliere il settore dell’home care e affidarsi a Privatassistenza significa diventare imprenditori e costruirsi il proprio posto sicuro in un mercato in espansione.