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28 Aprile 2024 Elimina data

28 Maggio 2024 Elimina data

Studiare informatica per non rimanere tagliati fuori dal lavoro.

Il mondo del lavoro, sin dai tempi più lontani, è sempre stato in costante evoluzione. A fronte di tante professioni e mestieri che si perdono nel tempo, ve ne sono tante altre che si sviluppano e sono destinate a segnare i lavori del futuro.

Negli ultimi decenni, la rivoluzione che probabilmente ha avuto maggiore influenza su tutti i settori professionali, ma anche privati, è stata quella digitale. Nel giro di una manciata di anni abbiamo assistito all’evoluzione dei comparti industriali dalle più tradizionali catene di montaggio a gestione manuale, all’industria 2.0, 3.0 e ancora 4.0.

Dall’avvento delle macchine, che ha favorito le produzioni standardizzate e di massa, fino alla digitalizzazione di tecnologie e processi, avvenuti grazie allo sviluppo di sofisticati sistemi informatici che, oggi, ci hanno condotto dritto alla quarta rivoluzione industriale. L’industria 4.0 vuole una sempre maggiore automatizzazione di macchine e processi grazie all’utilizzo di dati, alla costante interazione uomo-macchina e soprattutto ai passaggi lineari e continui tra digitale e reale, con una richiesta sempre più elevata di competenze specialistiche nel campo dell’informatica. Tutti presupposti che spalancano le porte alla quinta rivoluzione industriale, fondata sulla Collaborative Industry, una collaborazione sempre più pervasiva tra uomo e macchina, con l’introduzione e lo sviluppo di tecnologie IoT sempre più affinate, robotica, Intelligenza Artificiale, Cyber Physical System sempre più potenti e prestanti.

In un quadro del genere, che ormai tocca ogni ambito di vita, ben oltre quello lavorativo, va da sé che le competenze digitali, meglio note come digital skills, debbano essere una conditio sine qua non per consentire ai giovani di inserirsi più facilmente nel mondo del lavoro, integrarsi nella società e dare nuovo slancio all’economia del Paese.

Proviamo allora ad approfondire questo discorso e capire meglio quali sono le tendenze lavorative del futuro, per non restare indietro. Facciamo il punto della situazione nel Paese, conosciamo più da vicino le digital skills, come fare per apprenderle e come muoversi, se la formazione istituzionale o privata non consente di rispondere alle singole esigenze, anche attraverso ripetizioni di informatica su misura.

Cosa sono le digital skills

L’epoca che stiamo attraversando e, ancor più, il futuro, è caratterizzata da lavori che sono e saranno svolti per la maggior parte da macchine sempre più automatizzate. Macchine che, in un modo o nell’altro, devono comunque essere create e gestite dall’uomo, il quale è chiamato ad avere conoscenze e abilità sempre più specifiche in tal senso.

Per questa ragione, chi intende avere maggiori opportunità professionali non può prescindere dalle competenze informatiche. È essenziale che ognuno lavori per coltivare e alimentare costantemente le proprie digital skills.

Questo termine è stato coniato qualche decennio fa, ma aveva un significato ben più circoscritto rispetto a quello attuale. Se prima si riferiva solo alla praticità e dimestichezza nell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione, con l’avvento dell’era digitale queste fanno riferimento a specifiche abilità nell’utilizzare, valutare, creare contenuti e letteralmente programmare attraverso le tecnologie informatiche e digitali.

In altre parole, i lavoratori del presente e del futuro devono essere in grado di utilizzare il computer, ma anche di creare veri e propri codici e software capaci di interfacciarsi con l’intelligenza artificiale.

Stare al passo con le evoluzioni del settore è una condizione essenziale per non restare indietro, non solo a livello lavorativo, ma anche personale e sociale.

Formarsi, anche solo in modo autonomo, magari seguendo lezioni online di informatica o corsi sulla programmazione dei software, diventa prioritario.

Come acquisire le digital skills

Secondo quanto emerge dall’ultimo Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI), in Italia si ha ancora molta strada da fare, sul piano della transizione digitale di imprese e istituzioni pubbliche, ma ancora di più in ambito formativo.

Nei programmi di studio istituzionali di tante scuole di ogni ordine e grado manca ancora un monte ore sufficiente a preparare i ragazzi perché possano essere pronti e all’altezza dell’evoluzione professionale, dal punto di vista digitale.

Secondo l’indice Salesforce, la preparazione digitale media si attesta sul 33%, mentre secondo Unioncamere, 7 lavoratori su 10 devono possedere competenze digitali.

In questo scenario, ogni studente o giovane professionista può attivarsi per conto proprio, richiedendo ripetizioni di informatica online a un docente, anche attraverso piattaforme sul web dedicate. Uno tra tutti potrebbe essere Superprof, dove poter richiedere lezioni private di informatica, selezionando un docente programmazione dall’elenco pubblicato e orientandosi con le recensioni rilasciate dagli studenti che hanno giù usufruito.

In questo senso, anche se si seguono percorsi di studio in cui non vi è particolare attenzione alle conoscenze digitali si ha la possibilità di apprenderle seguendo le proprie esigenze.

Si può, infatti, reperire l’insegnante informatica più adatto alle proprie necessità semplicemente leggendo il suo percorso professionale o le opinioni degli altri studenti e alimentare, integrare o anche solo iniziare a prendere confidenza con quelle che saranno certamente le competenze più richieste per ottenere posizioni lavorative qualificate.