Uno sportivo ha una passione, dei valori, un modo intero da condividere e comunicare, sia che la pratica avvenga a livello amatoriale sia professionale. Non è sufficiente, pertanto, essere un grande atleta per risultare un bravo comunicatore: è necessaria, in tal senso, una professione specifica.

Il master in sport management offre tutto questo e rappresenta un’opportunità di lavoro concreta per atleti e appassionati. Ma quale scegliere? Non tutte le realtà sono uguali e le opinioni sull’European School of Economics, dove hanno studiato tra gli altri Fiona May, Yuri Chechi, la campionessa di sci Manuela Di Centa e l’ex calciatore della Roma Cafù, sono tra le più positive. L’Italia offre opportunità importanti di formazione, in città cosmopolite e dinamiche come Roma, Firenze e Milano, centri vitali dell’economia del Belpaese e della formazione di alto livello.

Un master in sport management permette allo sportivo, che ha una sua competenza acquisita con la pratica, di conseguire un valore aggiunto importante, che porta competenze di tipo manageriale che gli permetteranno di accedere al mondo del lavoro in un settore a lui più congeniale. Non è un caso, del resto, se sono sempre più gli atleti di tutte le discipline (dalla ginnastica alla pallavolo fino allo stesso calcio, solo per fare degli esempi) che stanno investendo fin da giovani nella propria formazione, guardando al futuro. Il master in sport management rappresenta la prosecuzione ideale, da questo punto di vista, dal momento che non c’è cosa più bella per un atleta del condividere emozioni, esperienze e trucchi del mestiere.

Il valore aggiunto del Master in Sport e Management

Il Master in Sport Management rappresenta, in primo luogo, un’opportunità per riflettere sulle competenze sportive che l’atleta ha acquisito quasi senza esserne consapevole. L’obiettivo degli insegnanti è importante che sia quello di valorizzare al massimo lo sportivo. Sono, infatti, solitamente comunicatori, manager, esperti di marketing e forniscono allo studente strumenti concreti.

In un master di questo tipo, oltre a poter usufruire di contenuti digitali, che rimangono quindi in possesso dello studente anche dopo la fine del corso, la persona può relazionarsi all’interno di una classe piccola, un fattore ottimale sia per il confronto con l’altro sia in un’ottica di prevenzione Covid-19.

Le materie che vengono insegnate spaziano dalla promozione e la sponsorizzazione all’interno del mondo dello sport, alla creazione e gestione di eventi, fino alla capacità di organizzare e valutare l’e-commerce e l’e-business, settori oggi di interesse cruciale in tutti i campi dell’economia, sport incluso. Particolare attenzione è data alla leadership: lo sportivo si trova ad avere non solo maggiore sicurezza e consapevolezza di sé ma anche ad acquisire strumenti concreti dal punto di vista delle decisioni.

Accanto alla teoria si rivela indispensabile la pratica. Per questo è consigliabile preferire master in sport e management che prevedano un periodo di stage lavorativo, in linea con il profilo dello studente e i suoi obiettivi di carriera. Una formazione che risulta così davvero a 360° e permette di acquisire strumenti concreti per ampliare i propri orizzonti ed entrare fattivamente nel mondo del lavoro.