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25 Aprile 2024 Elimina data

25 Maggio 2024 Elimina data

Come cercare lavoro ai tempi del Covid-19 – Cosa fare in concreto – PRIMA PARTE

Stiamo vivendo settimane, anzi mesi, afflitti dalla pandemia del Covid 19, in tutto il mondo. Tutti accomunati da difficoltà sanitarie, sociali ed economiche.

In questo periodo, la vita va avanti e anche se le aziende non posso licenziare, ci sono comunque tante persone che cercano lavoro perché l’avevano perso già prima o appena prima o all’inizio di questo brutto periodo. Ci sono anche persone che temono di perderlo a breve per via dell’andamento economico generale e in particolare nei mercati o nei settori in cui operano e per le condizioni specifiche della loro azienda o per via della tipologia di ingaggio, ad esempio: tempo determinato, contratto a P.IVA, somministrazione a 6 mesi….

Ecco quindi che si pone il problema di cosa fare.

Stare male, perdere la calma, la serenità, l’equilibrio psicofisico sono tutte reazioni naturali, ma possibilmente da evitare. Ho sempre pensato che ci siano delle pratiche che aiutano a riflettere, a recuperare forza ed energia, dalla preghiera, alla meditazione, dallo yoga alla mindfulness, dal ricorso allo psicologo al personal trainer … Ma qui parlerò di quanto si può fare concretamente per vivere al meglio questo periodo e prepararsi ad affrontare il mercato del lavoro. A tale proposito, mi è capitato sott’occhio anche un articolo di una newsletter che leggo periodicamente, dal titolo “Laid Off Due to Coronavirus? 7 Things to do Immediately” https://www.ivyexec.com/career-advice/2020/laid-off-due-to-coronavirus-7-things-to-do-immediately/

Difficile aspettarsi di risolvere il problema in breve tempo.

Magari succede, ma le aspettative è meglio settarle altrimenti: settembre per iniziare un nuovo lavoro o l’anno prossimo? A seconda di dove si vive, in che mercato o funzione si opera e a che livello, ognuno ha dei tempi per cercare un nuovo lavoro o cambiarlo. La pandemia decisamente renderà il percorso più accidentato, inutile negarlo. Pensare che a maggio si torni alla solita vita è una menzogna per il popolino, quindi…

Cosa NON Fare

1)      Non inviate cv a raffica a tutti gli annunci che vedete sui diversi portali o sul “lavora con noi” delle aziende maggiori. Ciò non funziona in generale, figuriamoci ora.

 

2)      Non pensate a cosa potreste fare se vi fosse data la possibilità, se ci fosse un’anima buona che si accorge proprio di voi, se cercano qualcuno ci prendono di sicuro in considerazione perché quelli che hanno un lavoro non si muovono…

3)      In generale, non pensate che ci sia qualcun altro che si faccia carico del vostro problema e ve lo risolva: contattare le proprie conoscenze va bene, ma va fatto con metodo e con un obiettivo, oltre che con gentilezza e discrezione visti i tempi.

Cosa FARE – Le prime tre cose

1)      Da soli, studiando un libro, navigando su internet, meglio di tutti con un bravo Career Coach a fianco, ripensare a quanto si è fatto finora, con calma, con metodo per:

·         Capire cosa sappiamo fare bene / cosa ci piace fare

·         Recuperare fiducia

·         Farci venire delle idee che non siano solo rifare quello che si faceva prima

Scrivere, scrivere, scrivere perché il solo pensiero non basta, lo scritto aggiunge sistematicità e struttura, ancora di più parlarne a una controparte che ti segua. In questo caso penso appunto a un Career Coach. Fare un bilancio delle competenze, cioè un inventario di quanto avete fatto negli ultimi anni è un lavoro impegnativo – credetemi  -anche se il manuale che posso mettere a disposizione a chi mi dimostra il suo interesse via mail (cristina.gianotti@goodgoing.it) può sembrare semplice. E’ semplice, ma molto potente, me lo dicono tutti i miei clienti.

Solo un bel lavoro di dettaglio ci può portare a una sintesi fatta di competenze certe, parole chiave su cui insistere certe e con una sostanza. Diffidate di quei tanti consulenti che ti spingono con affermazione come “io valgo”, “ce la posso fare”. Sono affermazioni di incitamento superficiali,  addirittura una presa in giro, se sotto non c’è la preparazione necessaria. Pensate a un allenatore che a bordo campo vi incita o vi incita negli intervalli. Vi credete e vi fidate perché dietro avete fatto un lavoro duro con lui. Il solo incitamento…. Non serve a molto!

A questo punto avete le basi per rivedere il vostro profilo Linkedin, fare personal branding, rivedere il cv, candidarvi autonomamente proponendovi attivamente ad un’azienda. Senza questa base, costruite sulla sabbia.

2)      Pensate a varie alternative.

Non c’è una sola strada, neanche ora che sembra che non ci siano strade a momenti… Certo bisogna stare bene, nel corpo e nello spirito per farsi venire delle idee. Se non stiamo bene non vediamo niente, ma solo nero, nessuna possibilità…

Si può ripensare ai tanti lavori fatti, a delle parti di lavori fatti, al “sogno nel cassetto”, a quello che ha fatto un amico o un’amica, a quello che hanno fatto altri e la loro storia è riportata in libri o articoli di giornale. Non è necessario pensare “troppo” in grande, non vi chiedo di mettervi in testa di diventare il nuovo Zuckerberg… Neanche lui all’inizio lo sapeva che sarebbe diventato Mr. Facebook. Ma almeno aprite la mente, guardate al di là dell’immediato se potete (ci ritorno su questo). In occasione dell’ultima crisi che avevamo appena superato ho scritto il mio primo libro “E’ facile cambiare lavoro se sai come fare” andando proprio a intervistare sia miei clienti, sia amici ed ex colleghi, che sono ripartiti dopo un momento di empasse. E magari sono anche ripartiti alla grande, pur senza essere assurti agli onori delle cronache mondiali.

Un bel brainstorming  è quello che ci vuole. Usate la carta, l’agenda, il tabellone, le mappe mentali, le mappe, …. Qualsiasi strumento magari noto e usato in ambito aziendale, ma anche la semplice lista della spesa…  

Lasciate da parte il senso critico. Volate. Sognate.

Dopo la fase creativa viene la fase di concretizzazione che vi consiglio di condurre usando dei parametri per valutare ogni alternativa. Io ho visto scegliere: realizzabilità, desiderabilità, tempi, costi, …

Una bella tabella a punti vi porterà a individuare quei due o tre obiettivi su cui lavorare. Alcuni richiederanno degli approfondimenti.

Ricordate che senza approfondire un minimo tutto sembra difficile e quindi a seconda del proprio atteggiamento (“aptitude” in inglese)o si molla tutto o ci si butta su tutto.

3)      Fare il punto della situazione economico-finanziaria. La paura che abbiamo quando non abbiamo un lavoro è di non farcela a soddisfare i nostri bisogni, sia quelli fondamentali sia quelli che sono diventati parte del nostro stile di vita. Cosa c’è di meglio quindi almeno a livello razionale e oggettivo fare la conta dei soldi, un po’ come Paperone con l’aiuto di Paperino.

Vediamo quindi da una parte quali sono i nostri asset immobili, quelli mobili e dall’altra facciamo i conti di quanto spendiamo in un mese e in un anno sia di spese correnti sia di investimenti (es. la retta per l’Università dei figli la consideriamo un investimento…).

In Italia si fa fatica a parlare di soldi e anche solo ad introdurre l’argomento, ma proviamoci. Solo così potremo sia fare un ragionamento su cosa tagliare, ridurre o magari procurarci in modo diverso (facendo da noi per esempio). Anche qui ci va un po’ di fantasia prima di ricorrere alle maniere forti come cambiare casa, interrompere li studi dei figli, ecc.  

Queste sono le basi per cercare dei punti di forza su cui far leva.

Altri punti da prendere in considerazione per condurre la ricerca li vediamo in un prossimo articolo….

A presto”!

Cristina Gianotti

 

Cristina Gianotti

Mi occupo da oltre quindici anni di Coaching – Career, Executive e Business Coaching – a supporto di: manager, professionisti, imprenditori interessati ad investire su stessi e sulla propria crescita professionale. Vengo da un background di consulenza direzionale, management e imprenditoria. Nel 2016 ho pubblicato il mio primo libro “E’ facile cambiare lavoro se sai come fare” con bookabook. Nel 2018 il mio secondo sul networking: “Connecting Dots: il networking, questo sconosciuto”.

E-mail cristina.gianotti@goodgoing.it

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