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29 Aprile 2024 Elimina data

29 Maggio 2024 Elimina data

Hard skills: cosa sono e perché ci aiutano a trovare lavoro.

Hard Skills è un termine piuttosto in voga negli ambienti di selezione delle risorse umane e per i candidati in cerca di lavoro. La traduzione letterale dall’inglese non rende bene l’idea del concetto che esprime questo termine, il quale fa riferimento all’insieme di competenze tecniche e teoriche maturate dal candidato.

Cosa sono le hard skills?

Le hard skills, dunque, sono le abilità che rendono una persona adatta a svolgere un determinato lavoro e comprendono studi pregressi, corsi di formazione, esperienze di tirocinio e così via. Sono senza dubbio molto importanti per collocarsi in modo soddisfacente sul mercato del lavoro e sono da abbinare a quelle che sono note come soft skills, che possiamo spiegare come attitudini caratteriali. Vediamo in che modo mostrarle ai recruiter e perché è importante investire sulle nostre hard skills per trovare lavoro.

Nel grande insieme delle hard skills rientrano la conoscenza di programmi informatici, le competenze linguistiche, il possesso di certificati e attestati e così via. Sono una sorta di cassetta degli attrezzi con cui il candidato si mostra idoneo alla posizione da ricoprire grazie alle sue conoscenze teoriche e pratiche della mansione.

Per esempio, un aspirante grafico dovrà saper utilizzare tutti i principali software di grafica e dimostrare le sue capacità con attestati di frequenza a corsi e specifiche specializzazioni. Allo stesso modo, un operatore socio sanitario dovrà dimostrare di aver frequentato l’apposito corso di mille ore e aver svolto circa cinquecento ore di tirocinio presso una struttura assistenziale.

Quanto contano sul lavoro?

Le hard skills sono solitamente riportate nell’annuncio di lavoro, dove verrà specificato quali sono le competenze richieste e quelle particolarmente gradite. Ecco perché per dimostrarle in sede di colloquio ci vuole pur sempre una prova, qualcosa che dimostri come le abbiamo acquisite e in che modo le abbiamo sviluppate.

Al giorno d’oggi le capacità di questo tipo sono riportate nel CV e costituiscono una delle questioni principali trattate dai recruiter durante il colloquio di lavoro.

Questo accade soprattutto per le mansioni per le quali siano richieste particolari competenze professionali al fianco di quelle che sono note come soft skills, ovvero le attitudini caratteriali che rendono il candidato idoneo al posto di lavoro.

Come comunicarle per rendere un CV interessante?

Per comunicarle in modo consono occorre innanzitutto evitare di mentire. Le capacità acquisite nel tempo devono pur sempre essere testimoniabili e questo significa che millantando particolari abilità rischieremmo di fare una figuraccia durante il colloquio. Inoltre devono essere esposte sul Cv in modo coerente, ovvero finalizzate a mettere in evidenza perché siamo particolarmente idonei alla figura professionale ricercata.

Se in passato abbiamo acquisito competenze trasversali e non attinenti al posto di lavoro cercato possiamo limitarci a menzionarle ma senza che queste siano messe in pari evidenza con quelle più specifiche per la posizione di lavoro che vogliamo ricoprire.

Durante il colloquio i recruiter vorranno sapere di più e quindi varrebbe la pena prepararsi un breve discorso circa i valori acquisiti durante i percorsi di formazione e gli aspetti che ci hanno attirato o incuriosito maggiormente. E’ un punto a favore del candidato la sua capacità di comunicazione delle proprie abilità professionali, in modo da trasmettere al selezionatore le informazioni adatte affinché possa considerare il candidato una figura professionale idonea alla realtà aziendale.

Per tutte queste ragioni le hard skills devono essere riportate assieme a nomi di enti, scuole o istituti con il relativo anno di conseguimento per indicare al recruiter tutti i dati utili per procedere ad un eventuale verifica. Ecco spiegato il perché non bisogna mai mentire sulle nostre abilità professionali ma, semplicemente, mostrare chi siamo e cosa ci ha condotti fino a quel colloqui di lavoro. Semplicità e trasparenza, dopotutto, sono valori tra i più apprezzati.