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29 Aprile 2024 Elimina data

29 Maggio 2024 Elimina data

Concorsi pubblici: ecco come organizzare lo studio.

Che si tratti di inseguire il sogno di una vita o di trovare un impiego in grado di soddisfare le personali aspettative economiche, finanziarie e di crescita la ricerca di un lavoro è un momento importante e di svolta nella vita di ciascuno. Non c’è un’età più adatta a prendere parte a un concorso pubblico, visto che si tratta di un percorso ideale per neolaureati che abbiano le idee chiare in merito al proprio futuro lavorativo ma anche per chi una professione già la stia svolgendo ma voglia cambiarla, perché magari non è più soddisfacente sotto determinati aspetti. I concorsi pubblici ovviamente non sono tutti uguali, differiscono tra loro per settore, mansioni da svolgere e ruoli da ricoprire ma anche stipendio. Per accedere al posto di lavoro, però, è in ogni caso necessario sostenere delle prove d’accesso e studiare. Come strutturare questa fase? Bisogna essere motivati e decisi, poiché sulla strada per affrontare il concorso pubblico si troveranno molti concorrenti determinati a farsi strada nel mondo del lavoro.

Le indicazioni del bando, il materiale da studiare e i tempi per la preparazione

Organizzare bene lo studio e seguire un metodo performante rappresentano in questo senso l’Abc del successo. Una volta individuato il bando che fa al caso proprio, il più delle volte consultando portali come subito.news dove le opportunità vengono raccolte e presentate, bisogna mettere a fuoco alcuni punti chiave. Si tratta in particolare di tipologia delle prove e loro quantità, soprattutto sarà utile per impostare lo studio sapere se saranno orali o scritte. Le tempistiche saranno altrettanto essenziali, soprattutto potrà essere molto utile sapere quale sarà la durata delle singole prove così da calcolare il tempo di risposta. A seconda del tipo di argomento, ci saranno da consultare determinati testi, manuali e altro materiale più o meno tecnico. Solitamente, una volta avvenuta la pubblicazione del bando, si hanno trenta giorni di tempo per presentare la propria candidatura (se è prevista una banca dati dalla gara, ce ne sono altri trenta per procedere al suo studio). Non fatevi ingannare, le settimane volano.

La tabella di marcia: quando, quanto e come studiare

Per essere preparati si deve buttare giù e rispettare una tabella di marcia serrata, che non ammette sgarri. Decidete quanto tempo dedicare allo studio, almeno 2-3 ore al giorno a seconda delle vostre possibilità e delle incombenze di routine. Cercate di mantenere per quanto possibile il weekend libero o almeno di impegnarlo il meno possibile, per evitare il burn out per lo studio (ovvero l’affaticamento estremo, che è solo controproducente). Per alcuni l’ideale sarà impostare lo studio nelle ore mattutine, mentre altri sceglieranno la sera a beneficio di un maggior silenzio e per una migliore concentrazione. C’è chi è part time, chi deve gestire figli e genitori anziani o ancora chi lavora come turnista: l’importante è impostare un ritmo che non gravi né sulla routine né sulle performance. Ricavate uno spazio tranquillo in casa, lontano da fonti di distrazione di ogni genere. Per capire quanto tempo effettivo dedicare allo studio potreste contare tutte le pagine da studiare, per poi dividerle per i giorni che avete a disposizione. Il numero ottenuto andrà poi moltiplicato per 1,20 così da ottenere il numero di pagine al giorno da studiare (il tempo extra sarà utile nelle fasi finali). Nel perfetto metodo di studio dovranno rientrare la pre-lettura del testo, la realizzazione di schemi e i cicli di ripasso, inoltre sarà utile esercitare la memoria per assimilare meglio determinati concetti chiave.