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20 Aprile 2024 Elimina data

20 Maggio 2024 Elimina data

Come diventare imprenditrice digitale di successo e lavorare in remoto, da dove vuoi: Intervista a Cecilia Sardeo

Oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare e conoscere la storia di Cecilia Sardeo, partita da sola per la Malesia all’età di 23 anni e che a soli 27 anni, assume il ruolo di Ceo della filiale italiana di Mindvalley ed è a capo di ben tre grandi business di successo in India, Malesia e Europa.

come diventare imprenditrici digitali

Nonostante la tua giovane età Cecilia sei diventata un’ imprenditrice affermata. Raccontaci il tuo percorso che ti ha portato a lasciare un posto fisso, a metterti in discussione, ad innovare costantemente per realizzare i tuoi progetti imprenditoriali e i tuoi sogni?

Tutto è partito da una serie di avventure non pianificate, ma non credo casuali (perlomeno a me piace credere  sia così). I viaggi hanno rappresentato un catalizzatore fondamentale per molte di queste avventure. Sono partita alla volta di Kuala Lumpur per lavorare come addetta all’assistenza cliente per una grossa azienda statunitense con base in Malesia per poi, a distanza di circa 3 anni, avviare e gestire il vertice italiano della stessa. Oggi porto avanti i miei progetti da remoto, insieme ad un team di talenti sparso in tutto il mondo e mi dedico soprattutto al progetto Biz Academy, volto a sensibilizzare piccole e medie imprenditrici all’utilizzo degli strumenti digitali per far crescere la propria azienda in modo più rapido ed efficiente.

Come si può riuscire a trasformare un piccolo blog in un’attività professionale di successo, diventando una delle più autorevoli imprenditrici del Web? Quali momenti di difficoltà hai avuto e come li hai superati?

E’ stato un percorso relativamente breve ma ricco di tappe significative. 

Tutto è iniziato con un semplice blog sulla SEO, dove con brevi video settimanali raccontavo cosa funzionava nel mondo del posizionamento dei motori di ricerca.

Era davvero semplice. Quando sono partita lavoravo ancora a tempo pieno e avevo pochissimo tempo da dedicare al blog. Inoltre non avevo budget e potevo contare su pochissime conoscenze tecniche. Così sono stata costretta a darmi delle priorità e ho scelto di concentrarmi su ciò che sapevo fare meglio: creare e pubblicare contenuto periodico in cui semplificavo e rendevo accessibili concetti complessi e noiosi.

Il non preoccuparmi troppo delle apparenze concentrandomi soprattutto sulla sostanza, ha segnato l’inizio  di qualcosa di inaspettatamente grande. Prima di lasciare il mio posto fisso, e cominciare a lavorare da casa (o da dovunque volessi) naturalmente ho pianificato una fase di transizione, dando tempo al mio blog di decollare e diventare remunerativo.

I video hanno cominciato a posizionarsi in una nicchia che anche se piccola era super interessata all’argomento e così ho cominciato a rendermi disponibile per delle brevi consulenze, con i cui proventi ho cominciato a finanziare un po’ di pubblicità a pagamento per in corso digitale sulla SEO in powerpoint che, nel frattempo, avevo creato dalla mia cucina.

Quindi il primo step che suggerisco sempre di seguire, consiste è offrire del contenuto di valore senza chiedere nulla in cambio. Quando ancora non sei nella posizione di poter chiedere qualcosa (perchè nessuno ti conosce), condividi con costanza, e fallo bene! Meglio ancora, se lo fai in un modo diverso da solito. 

Quando ho cominciato, oltre ad essere l’unica donna in un settore molto tecnico e maschile, ero praticamente sconosciuta nel settore. Potevo lasciar perdere, convinta di non avere chance. Invece ho spostato l’attenzione su cosa mancava, cercando di capire che cosa potessi fare di originale, con le risorse che avevo a disposizione.

Prima del progetto SEO molte altre idee sono fallite miseramente e di difficoltà ce ne sono state parecchie… prima fra tutte la mia totale mancanza di competenze tecniche, alle quali ho sopperito accettando di iniziare con qualcosa di imperfetto che sarebbe potuto migliorare nel tempo.

Quali sono i vantaggi di mettersi in proprio e crearsi un lavoro autonomo?

Non è una strada che attrae tutti e non c’è nulla di male in questo, ma per quanto mi riguarda, la libertà e flessibilità che questo lavoro mi regala non hanno prezzo. Naturalmente, mettersi in proprio implica tutta una serie di compiti che sicuro non amano in molti, dalle fatture, agli aspetti burocratici e amministrativi, che per quanto delegabili ad esperti, restano qualcosa che non può essere del tutto evitato. Ma quando ricordi il perchè hai fatto questa scelta, anche le task più noiose e ostiche diventano fattibili. 

Quali sono le difficoltà maggiori che incontrano gli imprenditori o i futuri imprenditori che stanno per iniziare una nuova attività imprenditoriale o desiderano far decollare l’azienda che già hanno?

 

Dipende molto da caso a caso. Se partiamo con un budget a disposizione per esempio, oppure se abbiamo un mentore di riferimento, o ancora se sono alle prime armi oppure no. 
Per quanto mi riguarda, la difficoltà più grande è stata quella di imparare a delegare con fiducia. Qualcosa su cui faccio molta fatica ancora oggi. Prima ci rendiamo conto che da soli possiamo arrivare solo fino a un certo punto, prima i talenti giusti arriveranno a bussare alla nostra porta e ci aiuteranno a realizzare i nostri sogni mentre noi li aiutiamo a realizzare i loro.

 

È importante confrontarsi con gli altri, capire che non si è da soli e che i propri problemi non sono i più grandi del mondo. Conoscendo gli altri ti ridimensioni, vedi che loro crescono e cresci anche tu. Poi ovviamente bisogna fare, perché è inutile che studiamo se poi non mettiamo in pratica”. E’ uno dei concetti che mi piace di più di te Cecilia. Raccontaci di più su perché è importante condividere il proprio percorso imprenditoriale con un gruppo di pari, che tu chiami tribù, e quanto è strategico metter in pratica ciò che apprendiamo.

Ognuno di noi vede le cose attraverso lenti diverse e ogni prospettiva può portare a una nuova idea o soluzione. Il mio suggerimento è sempre quello interagire con altri imprenditori periodicamente (ad esempio attraverso un Mastemind mensile) così da potersi confrontare, trarre ispirazione e chiedere supporto. Meglio se il gruppo è eterogeneo, ossia comprende imprenditori che lavorano in diversi settori e possono contribuire in modo eterogeneo e creativo.

Come metti a disposizione di chi vuole diventare imprenditrice oggi tutto il tuo bagaglio di esperienza, di errori da non commettere, di metodi collaudati ed efficaci con la tua accademia Biz Academy e con gli altri tuoi progetti? Come funziona? Chi può partecipare? Quali sono i requisiti?


Biz Academy.it è una business academy al femminile tutta digitale, e si rivolge a piccole e medie imprenditrici che desiderano amplificare l’impatto del proprio brand e aumentare il proprio fatturato, attraverso gli strumenti del web.

Appena entri hai accesso a:

  • Oltre 80 video pratici organizzati in 12 Collezioni propedeutiche per replicare il Metodo che mi ha consentito di far decollare i miei progetti senza sacrificare la mia libertà.
  • LIVE training mensili, per approfondire le più aggiornate strategie volte a far crescere la tua attività.
  • Template e Checklistda replicare senza fatica, per non perdere più tempo prezioso mentre provi a fare tutto da sola.
  • Mini video approfondimenti mensili, per risolvere tutti i dubbi a cui google non sa rispondere)
  • L’ accesso privato a Biz Academy Club, in compagnia di oltre 180 imprenditrici brillanti con cui instaurare preziose collaborazioni.
  • La possibilità di scrivermi giornalmente, e ricevere feedback o risposta a tutte le tue domande entro massimo 48 ore


Gli unici requisiti richiesti sono una gran voglia di fare e – possibilmente – un’attività già avviata (anche se offline), così da disporre di una base logistica da cui partire per implementare le strategie proposte più rapidamente. Anche se, a dire il vero, sono parecchie le imprenditrici alle prime armi che sono già parte della tribù e ne hanno tratto grande beneficio.

Qual è secondo te il valore della formazione e perché è necessario formarsi costantemente?

La conoscenza è potere, ma a condizione che venga messa in pratica.

Quando restiamo bloccati nelle sabbie mobili dell’eterno apprendimento, ci trasformiamo in accumulatori seriali di informazioni, che si ritengono soddisfatti già solo per essersi iscritti all’ennesimo corso o per aver letto l’ennesimo libro.

Mi viene da pensare che questo approccio sia molto simile a quello che adottiamo quando a inizio anno, in vena di buoni propositi, ci iscriviamo in palestra per poi disertare completamente gli allenamenti. Dopotutto, noi ci sentiamo già a posto soltanto per aver preso l’iniziativa di iscriverci, non è forse sufficiente?

Forse lo sarà per la nostra coscienza, ma non per i risultati che speriamo di ottenere! Attrezzi e pesi non verranno a bussare alla nostra porta reclamando attenzione!

E lo stesso vale per le nozioni che avremo acquisito senza testarle sul campo.

Quali sono le competenze che un imprenditore secondo te deve avere?

Credo che le probabilità di successo per un imprenditore sia direttamente proporzionale alla sua capacità di abbracciare un mindset costruttivo di fronte alle sfide. Determinazione, ottimismo e resilienza credo siano qualità fondamentali insieme al coraggio. Che non è assenza di paura, e nemmeno incoscienza; piuttosto è preparazione unita ad un pizzico di improvvisazione che ci porta a scendere in campo pur non sapendo come andrà.  

Visto che siamo da poco entrati in un nuovo decennio, quali sono secondo te le nuove tendenze da tenere sotto controllo?


Senza dubbio il digitale continuerà ad imperare. Ultimamente mi è stato chiesto spesso quali opportunità di carattere professionale vedo oltre questa crisi: credo che qualcuna nascosta ci sia, anche se la situazione è particolarmente critica.

1. Molte imprese saranno costrette a mettere in discussione il modus operandi adottato finora per inventarsi nuove soluzioni; lo smart working, ad esempio, potrebbe diventare un’ ‘’opzione normale’’ regalando più flessibilità ai dipendenti e più risultati ai datori di lavoro.

2. Chi si trova costretto a restare a casa potrebbe cominciare a realizzare un’idea che non aveva  ancora avuto il tempo di sviluppare. Il che significa che potrebbero nascere nuove attività, prodotti e servizi e quindi il mercato divenire più ricco e vario;

3. Molti piccoli imprenditori dovranno imparare a digitalizzare una parte della loro attività e così facendo potrebbero scoprire una serie di strumenti che possono aiutarli a crescere anche in tempi di totale tranquillità;

Quindi non molliamo e continuiamo con forza e determinazione a cercare nuove soluzioni. 

Che augurio fai ai tanti imprenditori e futuri imprenditori e imprenditrici che ci seguono?

Auguro loro (come a me stessa) di continuare a buttarsi con coscienza. Ossia di prepararsi adeguatamente ma poi accettare di scendere in campo prima di sentirsi completamente pronti.

Giorgio Faletti diceva che “ il coraggio è la consapevolezza che l’insuccesso è comunque il frutto di un tentativo. Che talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.” 

Io credo non esista successo più grande della consapevolezza di averci provato. Chissà … magari dopo qualche tentativo, potremmo scoprire che forse nessun viaggio è impossibile.

 

Intervista a cura di Tiziana Muoio, cofondatrice di www.lavoroeformazione.it

tiziana muoioAppassionata della vita e dei viaggi, con la sua laurea in lingue e tantissimi corsi e master, è  imprenditrice da 20 anni e da 13 gestisce, con successo, il portale www.lavoroeformazione.it, di cui è cofondatrice e sul quale mette concretamente in pratica tutte le conoscenze nate da tanti anni di studio nel settore della vendita, della comunicazione, del marketing. gestione dei clienti, web marketing, content marketing, mondo del lavoro, dell’imprenditoria e della formazione.

Partecipando a centinaia di career day e incontrando migliaia di persone che cercano lavoro ha acquisito una grande esperienza su come si cerca lavoro on-line, su come si sceglie un corso e un master per trovare lavoro e fare carriera, e in particolare ha approfondito le tematiche dei lavori del futuro, delle professioni più ricercate e delle professioni “introvabili”.