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20 Aprile 2024 Elimina data

20 Maggio 2024 Elimina data

Cos’è lo smart working? E quali sono i suoi benefici?

Un nuovo modo di pensare è quello che nasce con il concetto di smart working.

Lo smart working nasce per unire due necessità: da una parte l’abbattimento dei costi legati alla produttività, dall’altra un approccio più flessibile al lavoro e alla sua organizzazione. Da qui nascono benefici che sono sia per l’impresa, che per il lavoratore.

Con lo smart working assistiamo a una riorganizzazione del lavoro che si basa sulle nuove tecnologie, in modo da non creare limiti fisici e temporali tra persone.

smart working

Il telelavoro è uno dei punti fondamentali di questa nuova strategia di collaborazione.

Si stima che la diffusione dello smart working potrebbe aumentare la produttività delle imprese per un ammontare di 27 miliardi di euro.

Proprio per aiutare in questo cambiamento radicale alcune aziende e quindi i collaboratori stessi ad adattarsi alle novità del momento è stato ideato un corso da TI.EMME.CONSULTING dal titolo: “SMART WORKING E SMART SAFETY”.

A chi si rivolge il corso?

Il corso si rivolge innanzitutto a quelle realtà aziendali che hanno adottato o che stanno riflettendo sulla possibilità di adottare delle modalità di “lavoro agile” o “smart working”.

All’interno di queste, il corso è rivolto a figure eterogenee facenti parte, per diverse competenze e ruoli aziendali, del sistema di prevenzione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: DL, DIRIGENTI, RSPP, PREPOSTI, RLS, LAVORATORI, MC.

Possono essere interessate anche figure facenti parte delle HR e consulenti esterni per la sicurezza che si trovano a dover affrontare il tema all’interno della Valutazione dei Rischi (DVR) o nello specifico della Valutazione Stress Lavoro Correlato per le loro aziende clienti.

Quali sono gli obiettivi del corso?

A seguito del DISEGNO DI LEGGE ”Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato” (TESTO NON IN VIGORE APPROVATO DAL CDM 28 GENNAIO 2016), il corso vuole fare il punto della situazione per quelle realtà che si sono appena affacciate o che si stanno interessando all’applicazione di modalità di lavoro agile.

Il corso rientra perfettamente all’interno della materia salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi dell’Art 18 del suddetto DDL e del D.Lgs. 81/08 e successive modifiche per molteplici ragioni che sono legate alla natura professionale dei destinatari e che sono qui brevemente elencate:

– DL, Dirigenti e Preposti partecipano al cambiamento organizzativo verso le nuove modalità di lavoro accompagnandone i cambiamenti e modificando le direttive operative,il che consta sicuramente di porre attenzione alle tematiche della salute e sicurezza. Inoltre è necessario educare queste figure a delle nuove forme di controllo del lavoro altrui, a nuove strumentazioni per la comunicazione in remoto (video conference, ecc.) e a gestire le relazioni incrementando un clima di fiducia.

– I lavoratori, ai sensi dell’articolo 20 del D.Lgs. 81/08 (Obblighi dei lavoratori) […] devono avere cura della propria salute e sicurezza […] anche in luoghi esterni all’azienda ed in cui si svolge il lavoro in modalità “Smart” o “Agile”. A tal proposito devono essere informati e formati sugli ulteriori rischi che potrebbero presentarsi in ambienti di lavoro esterni all’azienda.

– RSPP, Consulenti e MC che hanno un ruolo attivo all’interno della valutazione dei rischi dovranno essere in grado di identificare i rischi connessi a queste nuove modalità di lavoro (ad esempio: isolamento, gestione delle responsabilità, overworking, rischi di natura ergonomica, ecc.) e proporre soluzioni e misure di contenimento adeguate e specifiche per mansione.

Queste figure inoltre possono essere strategiche nell’identificare e proporre forme di lavoro agile come modalità di lavoro a vantaggio di altre questioni che le aziende prima o poi dovranno affrontare, vedi ad esempio l’invecchiamento dei lavoratori, piuttosto che il reingresso delle lavoratrici a lavoro dopo il periodo di maternità. In questi casi, ad esempio, lo smartworking agevolerebbe notevolmente la conciliazione vita privata –lavoro e il venir meno di spostamenti fisici oltre ad altri vantaggi che il corso presenterà.

I MC in particolare possono interessarsi ed approfondire, per riportare poi alle organizzazioni e al DL, le questioni inerenti la gestione degli eventuali infortuni, infortuni in itinere e malattie professionali entro le modalità di lavoro agile.

Inoltre e per chiudere la totalità del significato e finalità del corso resta la necessità di ricordare quanto già l’articolo 28 del Testo Unico D.Lgs 81/08 prevede, cioè l’obbligo di valutare tutti i rischi presenti nei luoghi di lavoro, ad oggi dobbiamo aggiungere anche quelli eventuali che possono verificarsi in modalità Smartworking.

Qual è il programma del corso?

1° PARTE

Il lavoro nell’epoca dello Smartworking

– Contesto normativo di riferimento (DDL) e significato

– Smartworking: un nuovo approccio culturale tra vantaggi e punti di discussione

– Il ruolo dell’Azienda e dei lavoratori (smartworkers e non solo)

– Applicazione dello Smart Working in “Accordo”

2° PARTE

La sicurezza sul lavoro tra impresa e smartworkers

– Organizzazione aziendale e prevenzione

– Gestione e valutazione dei “nuovi” rischi entro il DVR, verifica e monitoraggio delle misure di contenimento

– La formazione degli smartworkers, la loro sorveglianza sanitaria, gestione infortuni,

infortuni in itinere e malattie professionali.

– Le buone prassi da diffondere: casi studio di aziende che già sperimentano il lavoro agile.