I giornalisti partecipativi, o citizen journalists, sono tutte quelle persone in possesso di una notizia da condividere con gli scrittori delle testate giornalistiche. In poche parole, il citizen journalism, più conosciuto con il nome di giornalismo partecipativo, è una nuova forma di promulgazione di notizie, cioè definisce quella forma di giornalismo che vede come parte attiva i lettori, grazie alle nuove piattaforme di comunicazione digitali, come i social.
Questo tipo di comunicazione nasce dall’attentato terroristico nella metropolitana di Londra: in questa occasione, infatti, i telegiornali e i giornali utilizzarono unicamente le immagini riprese dalle persone che si trovavano sul luogo.
In Italia questa attività non è regolamentata ma, nel 2007, il governo ha presentato un disegno di legge sulla riforma dell’editoria in cui aveva stabilito per i siti Web l’obbligo della registrazione come testata giornalistica. La figura del citizen journalist coincide spesso con la figura del blogger professionista: la differenza fra i due è che il primo, solitamente, riesce a condividere una situazione mentre questa si sta ancora svolgendo.
QUALI SONO LE COMPETENZE NECESSARIE?
Questa figura necessita di:
- grande capacità di catturare tramite appunti, descrizioni o video, delle situazioni interessanti;
- condivisione in real time con il mondo social;
- editing dei contenuti in tempo reale.
Il citizen journalist, quindi, deve essere una figura con uno spiccato senso giornalistico e deve, soprattutto, saper cogliere l’attimo. L’attività del giornalismo partecipativo non viene collocata in luoghi specifici, ma è possibile esercitare questo lavoro come libero professionista o presso testate giornalistiche come lavoratore dipendente. Essendo una nuova figura sono ancora ben chiari i guadagni medi legati allo svolgimento di questa professione.