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Come avviare una Scuola di calcio

Una Nazionale quattro volte campione del mondo, club competitivi a livello europeo, una tradizione antica e affascinante, il campionato – non ce ne vogliano gli inglesi – più bello al mondo. Non stupisce se in Italia ogni bambino vuole fare il calciatore per diventare il nuovo Pelè, il nuovo Maradona, il nuovo Baggio. Il sogno di realizzare una rovesciata alla Ronaldinho o un “cucchiaio” alla Totti ha ormai superato, nelle fantasie dei più piccoli, quello di volare come superman o arrampicarsi sui muri come spiderman: gli eroi dei bambini, ora, sono i calciatori.

Come avviare una Scuola di calcio

La rinnovata passione per il calcio, rilanciata dal successo mondiale del 2006 e dagli stipendi da capogiro che sono ormai una consuetudine, ha confermato il trend positivo di un settore in crescita: quello delle scuole di calcio. Si tratta di società dotate di un campo di proprietà o in affitto, che organizzano allenamenti e corsi per bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni.

Avviare una scuola calcio, anche femminile, può rivelarsi un investimento di successo dato che la richiesta di una formazione amatoriale e professionistica, sviluppata con attrezzature sofisticate e una didattica moderna, è in continua crescita. Si può scegliere di aprire una scuola di calcio in maniera graduale e, grazie all’affiliazione alla FIGC, essere riconosciuti prima come Centro Calcistico di Base e poi come Scuola di Calcio Riconosciuta. Avviare una scuola di calcio significa fare della propria passione un’attività anche molto redditizia, sfiorando quotidianamente il sogno di far sbocciare il nuovo Messi…

Sarebbe stato difficile immaginare che il gioco del calcio, nato, secondo gli studiosi, nell’estremo Oriente addirittura intorno al 2600 a.C. con il nome di tsu-chu e caratterizzato dall’uso di una palla di cuoio e due rudimentali porte ricavate da semplici aste di bambù, sarebbe diventato, con il passare dei secoli, lo sport nazionale, lo sport italiano per eccellenza.

In realtà, il gioco del calcio moderno, così come lo conosciamo noi, è nato in Gran Bretagna nel 1863, con la fondazione della Football Association. Fin dai suoi primi passi, il calcio riscosse un enorme successo, per la semplicità delle regole ma soprattutto per l’energia e il dinamismo insiti nel gioco stesso.

Il calcio, nato come gioco popolare, è divenuto con il passare dei decenni, grazie soprattutto al potere che i mass media esercitano sulla società, uno tra i business più redditizi al mondo, miniera d’oro per le multinazionali e fonte di altissimi redditi per i professionisti.

Vogliosi di divertirsi e di confrontarsi con gli amici su una passione comune, e a volte abbagliati dal miraggio di far parte di questo mondo a sé, migliaia di bambini e ragazzini, con speranzose famiglie al seguito, si iscrivono ogni anno alle tante scuole di calcio disseminate per la penisola.

Dal canto loro queste, per soddisfare tale richiesta in continua crescita, si moltiplicano di anno in anno, con una netta prevalenza al centro-nord. Dunque, sebbene vi sia un numero sempre maggiore di scuole di calcio, anche la richiesta è in costante aumento: il mercato non è da considerare saturo, e le possibilità di riuscita di un’attività di questo tipo sono sicuramente alte.

Per intraprendere questo tipo di attività, che potrà essere configurata come impresa o come Associazione Sportiva Dilettantistica (obbligatoriamente registrata nell’albo tenuto dal CONI, Comitato Olimpico Nazionale Italiano, e iscritta alla FIGC o a un altro ente di promozione sportiva), basterà essere in possesso, o prendere in concessione oppure in affitto, una struttura idonea rispetto alle disposizioni della FIGC, dove allenare almeno una delle tre categorie dell’attività di base: Piccoli Amici, Pulcini o Esordienti.

In questo modo, la società sportiva si costituirà in Centro Calcistico di Base. Dopo un anno di attività (e un anno di affiliazione alla FIGC), il Centro Calcistico di Base che abbia un crescente numero di iscritti e che, per tale motivo, si sia deciso ad ampliare l’impianto con eventuali altri campi (ridotti o regolamentari), magazzini, sala medica, sala riunioni ecc. e ad espandere la propria offerta anche alle categorie dei Giovanissimi e degli Allievi, potrà fare richiesta alla FIGC affinché venga valutata la possibilità di diventare una Scuola di Calcio Riconosciuta. Infine, dal secondo anno di affiliazione alla FIGC e in base a specifici requisiti sempre stabiliti dalla stessa FIGC, la Scuola di Calcio Riconosciuta può chiedere di venire “passata di livello”, diventando una Scuola di Calcio Specializzata, la terza ed ultima tipologia di scuole di calcio.

Oltre all’offerta formativa, la scuola di calcio può incrementare le entrate offrendo altri servizi, che vanno dall’affitto dei campi a ore al bar, dall’organizzazione di tornei, eventi pubblici e feste private all’istituzione dei campi estivi.

Dal punto di vista della localizzazione, non è fondamentale che la scuola si trovi in zone cittadine di grande passaggio, nelle vicinanze di uffici, scuole, o negozi, quanto che possa contare su un bacino di utenza sufficientemente ampio, anche nella periferia delle città, in zone verdi o residenziali.

Sarà indispensabile curare al massimo l’aspetto delle strutture della scuola e poter contare su personale, tecnico e non, efficiente e professionale. I piccoli clienti, e soprattutto gli apprensivi genitori, dovranno essere sempre “coccolati”, assicurando loro la massima competenza tanto nell’allenamento prettamente calcistico quanto nell’educazione più in generale.

Competenza e insieme fantasia, autorevolezza e comprensione, sono doti indispensabili per chi ha a che fare con bambini e giovani ragazzi. È buona norma anche partecipare almeno ai principali saloni di settore, per conoscere l’evoluzione del mercato, per mantenersi aggiornati sulle ultime novità in merito ai nuovi metodi di allenamento e le attrezzature più all’avanguardia. È inoltre utile consultare periodicamente le riviste specializzate del settore e seguire i programmi televisivi che trattano di argomenti inerenti alla propria attività, per avere sempre nuove idee e spunti.

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