Quello del Mystery Shopper è uno dei lavori più piacevoli nati negli ultimi anni: fare shopping dormire in alberghi di lusso e cenare in graziosi ristoranti per testare la qualità dei servizi erogati. È questa l’obiettivo di questa figura professionale divenuta di fondamentale necessità per la maggior parte delle aziende. Ciò perché le grandi catene o le aziende che propongono la formula franchising hanno l’esigenza di dover testare gli standard qualitativi dei vari punti vendita. Il Mystery Shopper, infatti, è una persona che, nel tempo libero, testa di tutto: dai mezzi di trasporto alle boutique, ai saloni di bellezza, ai negozi di dischi.
COME SI DIVENTA MYSTER SHOPPER?
Esistono delle agenzie specializzate, a cui le aziende si rivolgono affinché i vari shopper possano verificare alcuni particolari aspetti della vendita al consumatore finale. Le statistiche sono molto chiare: acquisire un nuovo cliente costa 10 volte il mantenimento di un cliente già acquisito, e, dato ancora più incisivo, l’insoddisfazione di un cliente nella quasi totalità dei casi è dovuta alla scarsa qualità del servizio reso. Qualità del prodotto e competitività del prezzo sono solo fattori marginali. Un cliente insoddisfatto racconta la propria esperienza mediamente ad altre 5 persone, rischiando così un tragico effetto a catena. Le aziende si affidano così ad agenzie che a loro volta reclutano il Mystery Shopper su tutto il territorio nazionale, assoldandoli tra i più disparati target: dallo studente all’impiegato o al pensionato. Tutti possono diventare Mystery Shopper, dopo aver avuto un brevissimo briefing con l’agenzia necessario a chiarire i punti centrali su cui fare attenzione durante la visita all’esercizio.
QUALI SONO GLI SBOCCHI OCCUPAZIONALI DEL MYSTERY SHOPPER?
L’impegno personale e la bravura con cui si conclude un intervento e si compila il report riepilogativo non sono gli unici fattori che determineranno quanti interventi verranno assegnati. La posizione geografica del nostro raggio d’azione sarà determinante: sono le aziende a chiedere l’intervento del Mystery, e le richieste in alcune regioni sono molto limitate. Il report sull’intervento verrà studiato in prima istanza dall’azienda per i suoi propri fini, ma anche dall’agenzia, che determinerà l’attitudine al mestiere, che si tradurrà in un numero di incarichi più elevato se siamo stati all’altezza della situazione. Raramente si riesce ad avere un rapporto con l’agenzia tale da fare il Mystery a tempo pieno: quello che può far salire le nostre chance sono soprattutto la discrezione, indispensabile per rimanere sempre nell’anonimato, buona memoria e colpo d’occhio, per svolgere gli interventi nel miglior modo possibile e poter riferire dettagliatamente nel report, nonché pazienza nel compilarlo.
È NECESSARIA UNA PARTICOLARE FORMAZIONE PER DIVENTARE MYSTERY SHOPPER?
No, il Mystery Shopper di solito è una persona che non deve avere particolari nozioni per poter svolgere il proprio lavoro al meglio. Generalmente viene inviato nell’esercizio da testare, per simulare o compiere un acquisto e nel frattempo cercare di carpire alcuni particolari relativi al servizio, all’esposizione della merce o altre cose indicate dall’azienda. È sufficiente, come già detto, un piccolo briefing per sapere esattamente quali sono i punti centrali che interessano l’azienda e che l’hanno portata a chiedere un’intervento del Mystery.
QUANTO GUADAGNA UN MYSTERY SHOPPER?
Generalmente un Mystery Shopper guadagna una cifra proporzionata al tipo di intervento di controllo qualità. Esistono interventi risolvibili in pochi minuti ed altri che implicano la permanenza anche di una notte, per esempio per testare i servizi di una struttura ricettiva. Si può guadagnare quindi dalle poche decine di euro alle centinaia per gli interventi più complessi. Se viene espressamente richiesto un acquisto, questo viene integralmente rimborsato.
