Aprire un negozio di abbigliamento oggigiorno può probabilmente essere considerata un’idea poco originale.
Ciò nonostante, gli spazi di mercato per avviare con successo un’attività di questo tipo non mancano, a patto di rispettare alcune precise condizioni in termini di localizzazione in cui avviare l’attività, facendo ben attenzione allo stato della concorrenza presente a livello locale, di specializzare in qualche modo la propria offerta in una particolare tipologia di abbigliamento (bene attualmente il settore della moda maschile e l’intimo-mare) o, in alternativa se si vuole proporre una gamma di prodotti eterogenea, di offrire un assortimento davvero ampio, a prezzi competitivi senza mai rinunciare però alla qualità.
I dati rivelano che negli ultimi anni, complice anche l’andamento altalenante della nostra economia, le vendite dei prodotti di abbigliamento ed accessori hanno fatto registrare uno stop nel trend crescente che si era avuto nel corso degli anni ’80 di boom economico.
Tuttavia, le aspettative per il futuro sono favorevoli ad una nuova crescita della domanda.
In questo scenario, si rivelano determinanti nel fidelizzare la clientela, anche la simpatia e la disponibilità del titolare e del personale, con cui in questi negozi più che in altri, soprattutto in quelli di piccole dimensioni, i clienti abituali sono soliti stabilire veri e propri rapporti di amicizia.

Si entra in negozio magari anche solo per salutarsi, per fare due chiacchiere, si vedono le novità appena arrivate, e poi il più delle volte si finisce per acquistare qualcosa.
Aprire un negozio di abbigliamento, anche dal punto di vista degli adempimenti burocratici previsti, non è particolarmente complesso ed anche la gestione dell’attività non richiede competenze particolari.
Un’attività che può essere svolta da chiunque, scegliendo la dimensione che si desidera, sulla base dell’investimento che si ha intenzione di sostenere per l’avvio dell’impresa ed a cui si può far fronte anche mediante il ricorso a contributi a fondo perduto ed altre agevolazioni finanziarie che diverse leggi nazioni e regionali prevedono per incentivare l’autoimprenditorialità e l’avvio di nuove attività commerciali.
Un’attività consolidata che per battere la forte concorrenza esistente sul mercato richiede da parte del titolare l’individuazione della giusta specializzazione da dare all’attività, una localizzazione adeguata, opportune strategie di marketing per la fidelizzazione della clientela.
Tante anche le catene di franchising esistenti nel settore che promettono di agevolare l’imprenditore in sede di avvio e gestione dell’attività, per l’allestimento del negozio, la promozione ed il trasferimento di know-how per una migliore conduzione dell’attività. All’imprenditore spetta dunque la scelta, tra le tante, se configurare in modo autonomo ed assolutamente libero la propria attività, oppure se decidere per l’affiliazione ad una delle catene di franchising presenti sul mercato.